Il Relais Castello di Casiglio a Erba è una struttura affascinante che parla attraverso i suoi 700 anni di storia. Un autentico gioiello da scoprire situato in posizione strategica a poca distanza dal Lago di Como con le sue mete più famose: Cernobbio, Tremezzo con Villa Carlotta, Bellagio con Villa Melzi, Lenno con Villa Balbianello e Varenna con Villa Monastero. A pochi chilometri, sono tante le possibilità che il territorio offre agli amanti dello sport: campi da tennis, centri di equitazione, piste ciclabili, parchi avventura e attività nautiche. Il golf Club Villa d’Este è a soli 4 km dal Castello. Questo Relais 4 stelle è una location ideale per meeting, congressi, attività di teambuilding, matrimoni, eventi e per cene romantiche o a tema servite nel nuovo Ristorante Lècru, situato nella parte più antica del castello e aperto anche alla clientela esterna.
La ristrutturazione delle 29 camere di questo antico maniero ha contribuito a valorizzarne tutto il fascino, rivalutando allo stesso tempo la sua storia e le sue tradizioni, anche per merito di un intervento altamente professionale e competente da parte di Concreta, l’interior contractor valtellinese con sede a Postalesio, che ha realizzato questa prestigiosa referenza, su progetto dell’architetto Francesco Venzi. In dettaglio, l’intervento ha riguardato: 19 camere Standard, 13 camere Superior, 10 Junior Suite Classic, 3 Junior Suite SPA con sauna privata in camera e 1 Suite ‘Torre’ nella torre del Castello.
Concreta ha presentato le prime proposte del lavoro di ristrutturazione nel marzo del 2021, modificandole in funzione delle particolari esigenze che sono emerse via via lavorando su una struttura singolare come questo castello, che già in precedenza era adibito ad albergo. Il lasso di tempo intercorso tra la proposta, la progettazione e la messa a punto di tutta una serie di dettagli, fino alla consegna delle camere è stato di circa un anno.
Nel caso del Castello di Casiglio, la principale attività è stata quella di ripensare e riprogettare 29 camere su 46 in totale, in una struttura che presentava delle specificità uniche. Da un punto di vista logistico, il castello si poneva in modo del tutto diverso da un hotel di nuova costruzione, in cui è possibile configurare centinaia di camere in una logica ripetitiva e seriale. Anche su richiesta specifica della committenza, la particolarità di questo progetto è stata quella di realizzare stanze diverse tra loro, non tanto nella logica costruttiva ma per tipologia di dettagli. Il proprietario della struttura ha chiesto di diversificare le stanze del castello, tenendo in considerazione le differenti tipologie di vendita (standard, superior, junior etc...), sagomando gli arredi all’interno degli spazi irregolari tipici di una struttura come questa, ma rispettando gli elementi strutturali architettonici quali intonaci, pietre, soffitti in legno piuttosto che plafoni intonacati, camini esistenti e pavimentazioni in cotto, senza però utilizzare stili differenti. La risposta è stata quella di sviluppare un pensiero comune per funzione con il medesimo linguaggio architettonico e con la medesima linea di design. Ogni camera ha le specificità richieste da una struttura di questo tipo ma, pur mantenendo materiali, trattamenti e finiture identiche, sono stati messi in evidenza alcuni particolari variandone il colore (come i tessuti delle sedute o le tinteggiature), il modello o la tipologia (ad esempio di tendaggi e oggettistica) come anche dimensione e forma di alcuni arredi fissi.
Come afferma l’architetto Francesco Venzi: “Si è scelto anche di utilizzare una carta da parati differente per ogni camera, in ragione della tipologia delle stanze o della luce, con l’obiettivo di differenziare la percezione degli spazi progettati in una matrice comune, senza creare contrasto tra le ambientazioni. L’idea che ha ispirato questo percorso di progettazione è quella di evitare al cliente - quando torna in albergo l’anno successivo e soggiorna in una camera diversa - la sensazione di trovarsi in un ambiente non coerente con il precedente, ma allo stesso tempo riconoscerne la stessa atmosfera, certamente non con meno emozione”.
In questo contesto, il ruolo dell’illuminazione è stato molto importante. Gli interni del castello sono una successione di ambientazioni inconsuete e avvolgenti e qui il progetto illuminotecnico è stato fondamentale per far risaltare le scelte progettuali. L’architetto Venzi ha pensato un’illuminazione capace di esaltare il design delle stanze e l’architettura degli spazi, disegnando lampade specificatamente per questo progetto o semplicemente utilizzando sistemi a LED scelti dalla produzione in serie, modellati in base alle esigenze di spazio; entrambe le soluzioni sono state costruite o fornite dai partner di Concreta con specializzazione in questo settore.
Con i suoi 700 anni di storia, la struttura del Castello di Casiglio è di per sè ricca di particolari suggestivi e caratterizzanti, con pareti in pietra a vista, soffitti con travi a vista, pavimenti in cotto e arredi importanti. Ciò ha fatto sì che non fosse necessario aggiungere altri elementi costruttivi importanti o colori, ma si è preferito enfatizzare il luogo con un confronto stimolante tra passato e presente in un dialogo costante tra elementi nuovi di arredo, pavimentazioni esistenti in cotto, pietra e legni. E’ stato utilizzato lo stesso legno sia per i pavimenti nuovi sia per la costruzione dei mobili e il tutto è stato realizzato su misura dalla produzione di Concreta, creando un contrasto materico e cromatico sobrio e rispettoso della storia del maniero. Per i tessuti – che giocano un ruolo fondamentale nel creare il fascino delle ambientazioni - sono stati utilizzati modelli e materiali coerenti, che si differenziano solo per alcuni particolari; i tendaggi sono stati adattati di volta in volta alla struttura delle camere.
Il committente ha espresso la propria soddisfazione per il risultato del lavoro e ha già richiesto l’intervento di Concreta per nuove strutture di servizio che sono posizionate nel parco e nelle adiacenze e che ospiteranno suite importanti, dando in tal modo continuità e aggiungendo ulteriore valore a questo prestigioso progetto di ristrutturazione.