Nel 2018 parte il progetto di apertura in franchising di locali di ristorazione a marchio Porcobrado con una formula che si ispira al modello collaudato dello street food e Angelo Polezzi, proprietario dell’allevamento di razze antiche che ormai conta più di 100 anni di storia, decide di coinvolgere Emanuele Svetti per dare la giusta immagine ai punti vendita.
E’ così che l’ormai celebre panino di Cinta Senese che cresce allo stato brado in Toscana arriva a Milano e si colloca nel quartire più cool della città, Isola, dove ad Aprile 2018 apre il primo punto vendita Porcobrado, dall’omonimo nome del panino.
Lo spazio progettato dall’architetto Emanuele Svetti ha come primo obiettivo quello di creare un’ambiente giovane e metropolitano, unico ed irripetibile come il panino, con elementi che richiamassero al contempo il concetto di macelleria, ma anche il fatto di aver trasferito un “pezzo di Toscana” in città.
Traghettare il concetto “nomade”del foodtruck in un luogo stabile, dove fermarsi a scoprire ed assaporare un panino speciale in un’atmosfera festosa e appetitosa che facesse vivere proprio a 360 gradi l’esperienza toscana era la vera difficoltà.
La scelta cade quindi nell’adottare un’immagine forte, dove i colori del logo di Porcobrado, il verde, il rosso e il nero, sono enfatizzati, creando un effetto visivo d’impatto ben riuscito, che ha come primo scopo quello di attrarre il passante, per poi soddisfarne il palato una volta assaggiato il panino. Rispetto al foodtruck salta all’occhio un’evidente differenza cromatica, infatti se nel furgone i colori nero e verde salvia del logo hanno prevalenza sul rosso che diventa soltanto un dettaglio, nel nuovo punto vendita è proprio questo l’elemento cromatico a prendere la scena, con lo scopo principale di dare carattere, oltre ché visibilità, al locale, rendendolo attraente già dall’esterno.
All’interno lo spazio è contenuto: nelle pareti campeggiano i graffiti di uno street artist milanese, che raccontano la storia dell’allevamento, come le ricette del panino, con le salse che fanno da contorno, senza dimenticare l’importanza che il nuovo brand dà al tema della biodiversità.
L’arredo di Porcobrado è informale e giocoso, caratterizzato da due social table con sgabelli neri che ospitano una quindicina di persone: questi, realizzati da un artigiano, su disegno dello studio, sono in larice sabbiato e carbonizzato, contenuti in un vassoio di metallo effetto calamina e sostenuti da catene, che sono quindi sia un elemento decorativo che strutturale. Per il bancone degli ordini l’ispirazione è stata quella di un vecchio banco da macellaio del nonno di Angelo, dei primi del novecento, anch’esso in larice sabbiato con il top in marmo. Le pareti dai colori verde sabbia sono rivestite con piastrelle di klinker, a richiamare un dettaglio molto usato in passato anche nella metropoli milanese.
Il progetto Porcobrado, dopo lo spazio “start-up” milanese ha già in programma 3 nuove aperture per l’anno 2020, con una imminente nel Nord Italia.
Fornitori:
Arredi in metallo e legno: Giorgio Ballisai Torino
General contractor: Enrico Onori
Finiture murali: OIKOS paint
Rivestimento murale: Klinker buchtal – serie Kraft
E’ così che l’ormai celebre panino di Cinta Senese che cresce allo stato brado in Toscana arriva a Milano e si colloca nel quartire più cool della città, Isola, dove ad Aprile 2018 apre il primo punto vendita Porcobrado, dall’omonimo nome del panino.
Lo spazio progettato dall’architetto Emanuele Svetti ha come primo obiettivo quello di creare un’ambiente giovane e metropolitano, unico ed irripetibile come il panino, con elementi che richiamassero al contempo il concetto di macelleria, ma anche il fatto di aver trasferito un “pezzo di Toscana” in città.
Traghettare il concetto “nomade”del foodtruck in un luogo stabile, dove fermarsi a scoprire ed assaporare un panino speciale in un’atmosfera festosa e appetitosa che facesse vivere proprio a 360 gradi l’esperienza toscana era la vera difficoltà.
La scelta cade quindi nell’adottare un’immagine forte, dove i colori del logo di Porcobrado, il verde, il rosso e il nero, sono enfatizzati, creando un effetto visivo d’impatto ben riuscito, che ha come primo scopo quello di attrarre il passante, per poi soddisfarne il palato una volta assaggiato il panino. Rispetto al foodtruck salta all’occhio un’evidente differenza cromatica, infatti se nel furgone i colori nero e verde salvia del logo hanno prevalenza sul rosso che diventa soltanto un dettaglio, nel nuovo punto vendita è proprio questo l’elemento cromatico a prendere la scena, con lo scopo principale di dare carattere, oltre ché visibilità, al locale, rendendolo attraente già dall’esterno.
All’interno lo spazio è contenuto: nelle pareti campeggiano i graffiti di uno street artist milanese, che raccontano la storia dell’allevamento, come le ricette del panino, con le salse che fanno da contorno, senza dimenticare l’importanza che il nuovo brand dà al tema della biodiversità.
L’arredo di Porcobrado è informale e giocoso, caratterizzato da due social table con sgabelli neri che ospitano una quindicina di persone: questi, realizzati da un artigiano, su disegno dello studio, sono in larice sabbiato e carbonizzato, contenuti in un vassoio di metallo effetto calamina e sostenuti da catene, che sono quindi sia un elemento decorativo che strutturale. Per il bancone degli ordini l’ispirazione è stata quella di un vecchio banco da macellaio del nonno di Angelo, dei primi del novecento, anch’esso in larice sabbiato con il top in marmo. Le pareti dai colori verde sabbia sono rivestite con piastrelle di klinker, a richiamare un dettaglio molto usato in passato anche nella metropoli milanese.
Il progetto Porcobrado, dopo lo spazio “start-up” milanese ha già in programma 3 nuove aperture per l’anno 2020, con una imminente nel Nord Italia.
Fornitori:
Arredi in metallo e legno: Giorgio Ballisai Torino
General contractor: Enrico Onori
Finiture murali: OIKOS paint
Rivestimento murale: Klinker buchtal – serie Kraft